L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assesment specifico della valutazione del rischio.
La campagna “genderless” indicata a adolescenti e adulti, denominata “Conoscersi per Relazionarsi” si prefigge di approfondire la conoscenza personale e relazionale, di arricchire le relazioni funzionali e di prevenire quelle disfunzionali. I professionisti volontari dell’A.I.P.C. applicano strumenti rigorosi quali un’anamnesi strutturata per qualificare e quantificare le Esperienze Avverse Infantili visibili e invisibili, una psicodiagnosi specifica per tracciare il profilo di personalità e una misurazione psicofisiologica per valutare la disregolazione affettiva. La campagna interessa anche alcuni ristretti nella sezione “uomini maltrattanti” di una casa circondariale della Provincia di Roma.
Partecipa anche tu! Migliora la tua conoscenza personale e relazionale!
I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:
Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;
Messaggi WhatsApp 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;
E-mail: aipcitalia@gmail.com
È possibile leggere la prima parte cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2022/02/15/campagna-conoscersi-per-relazionarsi-prima-parte/
Il bambino sale su un palcoscenico dove recitare e ricoprire il ruolo di protagonista. Un mondo illusorio necessario alla sua sopravvivenza. Nella realtà non può essere sé stesso e non può esprimere la creatività, le emozioni … non può vivere la propria vita! La nuova “traiettoria” esistenziale e relazionale, nella vita reale, destina tutte le risorse a sopravvivere, a controllare, a difendere o attaccare, a evitare o invadere, a manipolare o compiacere, … a non poter essere sé stesso!
Il “palcoscenico” è una sorta di “metaverso”, uno spazio che esiste al di sopra al di là della “realtà”, oltre! Un cosmo mediato dalle esperienze avverse infantili svincolato dalla dimensione “reale” del mondo. Nel metaverso “esperienze avverse infantili” si vive come ologrammi/avatar. Gli avatar sono la componente cruciale, attraverso loro, nel metaverso le emozioni possono essere ri-create, così come la vita!
La metafora del metaverso ci permette di introdurre il concetto del falso sé. Il falso sé è il risultato della storia e dei compromessi che sono stati fatti per sopravvivere e per ottenere le attenzioni e l’amore.
Se i compromessi diventassero la regola, probabilmente, potrebbe formarsi il falso sé, una personalità che protegge dalla sofferenza e dal dolore. Insieme alla tutela, il falso sé, governa la vita, si sostituisce al vero sé e si interpone tra il vero sé e gli altri. Il falso sé permettere di sopportare il mondo doloroso, rifiutante, abbandonico, evitante, traditore, bugiardo, ambivalente, … dove si è cresciuti e di ottenere le attenzioni dalle persone “significative”.
Ebook “Femmine e Maschi la violenza ha un genere? I reati tra generi”. È possibile sfogliare gratuitamente l’ebook cliccando sul link:
https://www.traumaeviolenza.it/2022/02/22/ebook-maschi-e-femmine-la-violenza-ha-un-genere/
Podcast “Femmine e Maschi la violenza ha un genere? I reati tra generi”. È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link:
Corso FAD in Neuro – Scienze applicate alla prevenzione della violenza. 30 ECM. Per informazioni ed iscrizioni:
La terza parte sarà pubblicata la settimana prossima.
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