Sintesi Webinar Delitti Familiari con l’IIS di Subiaco del 16 dicembre

Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza è stato organizzato e tenuto il secondo webinar, con i ragazzi dell’Istituto Superiore Braschi-Quarenghi, giovedì 16 dicembre 2021 dalle ore 16:00 alle ore 17.30. I Delitti familiari. Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della stessa al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. ha avviato la Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia presenta il nuovo format “DELITTI FAMILIARI”, il sabato alle 19:30 su RETE ORO – canale 18 del digitale terrestre e in streaming. Ricerche, studi, analisi di casi, testimonianze, sondaggi e molto altro. Da sabato 18 DICEMBRE 2021.
È possibile guardare la puntata sul link

https://www.youtube.com/watch?v=53AwZ9iFUmw&t=296s

Biografia dell’A.I.P.C. e del protocollo scientifico integrato ASVS.
L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.
Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.


https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-

Il Dott. Massimo Lattanzi psicologo, psicoterapeuta e Phd, coinvolgendo sin da subito i giovani, ha introdotto il tema dei delitti familiari. I ragazzi riportano maggiormente un legame tra i delitti familiari e la violenza da parte di genitori o da partner/ex-partner. Quando si parla di familiari non si intende il cerchio ristretto della famiglia. Il concetto legato ai delitti familiari è più ampio: la violenza è una realtà radicata e coinvolge tutti i contesti relazionali. Successivamente è stata proposta una slide per comprendere maggiormente la definizione dei delitti familiari. Quest’ultima è stata coniata nel 2003 ma definita infine nel 2013, e riporta: “Il delitto familiare è un delitto verso la persona che si basa su motivazioni profonde e difficili da individuare e su un rapporto di familiarità. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa, questi vissuti possono motivare l’autore alla sua messa in atto” (A.I.P.C., 2013). Gli studenti hanno dato una loro opinione in merito a questa definizione. Alcuni affermano che nei delitti familiari la visione della vittima è negativa, altri hanno intuito che non fossero legati strettamente alla famiglia. Si è proposta ai ragazzi una tabella riportante dati ricavati dalle testate giornalistiche, in cui si analizzavano i gradi di parentela o di relazione in riferimento alle vittime del mese di novembre. I dati sono stati visionati e analizzati insieme ai ragazzi, in relazione anche alla diffusione o meno da parte dei mass media. I dati proposti hanno mostrato oltre ad un numero elevato (10 casi su 26) di vittime fra partner ed ex-partner, anche vari delitti in cui la vittima era una madre/matrigna o un padre/patrigno (8 casi su 26). Questo ha lasciato stupiti i giovani che non si capacitavano di come fosse possibile. Attraverso vari interventi, ci si è potuti domandare quale potesse essere un possibile movente che spinga un individuo a compire tale atto. Nel caso specifico, quando un figlio/figlia uccide il genitore. I ragazzi, affermando che non si possa giustificare tale azione, riportano come possibili cause la violenza da parte del genitore. Un intervento ha riportato un caso di cronaca legato anche alla religione, questo fa notare come venga spontaneo focalizzarsi su atti lontani dalla propria famiglia. Continuando nell’analisi delle casistiche, si pone lo stesso quesito sul singolo caso in cui il fratello ha ucciso la sorella. Cosa è accaduto? I ragazzi propongono come possibili cause: odio, torti recenti o passati. Si affrontano le tematiche relative all’avere un fratello o una sorella. Dalla visione dei primogeniti, secondogeniti e terzogeniti, sino a chi è figlio unico. I ragazzi raccontano le loro storie e vissuti in relazione a tali argomenti. Anche le differenze legate a legami di fratellanza fra lo stesso e un diverso sesso e della visione dei genitori riguardante i figli in base al loro sesso. Ci si è posti la domanda sull’esistenza o meno del figlio prediletto. In conclusione, si è chiesto un feedback finale ai ragazzi, riguardante le tematiche appena affrontate e le vittime di novembre. I ragazzi hanno mostrato il loro apprezzamento, nonostante la modalità telematica, riportando il loro pensiero e il loro stato d’animo. Hanno affermato anche di aver acquisito maggiore consapevolezza riguardanti tali temi. Infine, si è affrontato un caso seguito precedentemente in una casa circondariale dal Dott. Massimo Lattanzi e dalla Dott.ssa Tiziana Calzone. La vicenda riguarda un figlio che ha ucciso sua madre. Le dinamiche comportamentali da parte della madre prevedevano manipolazione e violenza psicologica. L’uomo è stato maltrattato sia in situazioni intime che in situazioni pubbliche. Ovviamente nulla è giustificabile ma analizzare anche il comportamento disfunzionale della madre, permette di porsi delle domande sul comportamento del figlio. I ragazzi si sono messi in discussione, facendosi domande e rivedendo le proprie certezze. Per una comprensione migliore si propone di seguito il link del cortometraggio del caso sopra citato. La visione di tale filmato permette di capire quanto l’adulto, uccidendo il genitore, faccia pace con il bambino che ha sofferto. Nel video difatti sarà presente sia lui da bambino che da adulto.

Di seguito è presente il link del caso:
https://www.youtube.com/watch?v=F8Hmlq_K1c8

Si propone anche, per chi volesse, il link di riferimento del convegno tenuto dall’A.I.P.C. nel carcere di
Velletri:
https://www.youtube.com/watch?v=lwce3w_bRHo

Inoltre, per un maggiore approfondimento si riporta il link del canale YouTube dell’A.I.P.C. – Osservatorio
Nazionale Stalking:
https://www.youtube.com/channel/UCLhQKABD4YggkqilwoTznhw

Ascolto e trattamento “Relazioni disfunzionali e violente”
Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiari prevedono un contributo spese così come l’applicazione del protocollo scientifico integrato A.S.V.S.
I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:
Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;
Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;
L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it
É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo
che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.
Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della
recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e
circolare la violenza!
Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.
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Ebook “Rubrica delitti familiari, novembre 2021”

Ebook “Rubrica delitti familiari, settembre 2021” Il delitto familiare è un tipo di delitto che si basa su ragioni e
motivazioni profonde e difficili da individuare. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e
proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa che può motivare il
persecutore alla sua messa in atto (A.I.P.C. 2013). A tale definizione si farà riferimento in questa rubrica. Info
3924401930info@traumaeviolenza.it;
L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia presenta il nuovo format “DELITTI FAMILIARI”, il sabato
alle 19:30 su RETE ORO – canale 18 del digitale terrestre e in streaming. Ricerche, studi, analisi di casi,
testimonianze, sondaggi e molto altro. Da sabato 18 DICEMBRE 2021
Sei uno psicologo, uno psicoterapeuta, un assistente sociale, un operatore delle forze dell’ordine, un
avvocato o un giudice e sei interessato ad una consulenza o una supervisione su un caso di violenza o di un
delitto familiare? Invia una mail a esperto@formazionecontinuaviolenza.it
CENTRO VTITTIME E AUTORI DI VIOLENZA IN GENERE (Uomini e donne)
Dalle 12:00 alle ore 16:00, puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito tutti i giorni, festivi
compresi:
Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;
Contattando il numero 3924401930 – Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515 o scrivendo
sulle chat attive che trovate nei siti www.traumaeviolenza.itwww.formazionecontinuaviolenza.it,
www.delittifamiliari.it.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify
dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “Rubrica delitti familiari, novembre 2021”
https://flipbookpdf.net/web/site/dbb1bb057cc9691034fdb05f2d1599cc99dc5ba9202112.pdf.html

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Sintesi webinar IIS di Subiaco (RM) “I delitti familiari”

Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza è stato organizzato e tenuto il primo webinar, con i ragazzi dell’Istituto Superiore Braschi-Quarenghi, giovedì 9 dicembre 2021 dalle ore 16:00 alle ore 17.30.

I Delitti familiari. Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della stessa al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. ha avviato la Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

FCV LIVE WEEKLY. L’approfondimento settimanale dedicato ai delitti familiari ogni martedì alle ore 18:00 si potrà seguire sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e sul canale YouTube dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia – Osservatorio Nazionale Stalking.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia presenta il nuovo format “DELITTI FAMILIARI”, il sabato alle 19:30 su RETE ORO – canale 18 del digitale terrestre e in streaming. Ricerche, studi, analisi di casi, testimonianze, sondaggi e molto altro. Da sabato 18 DICEMBRE 2021

Biografia dell’A.I.P.C. e del protocollo scientifico integrato ASVS.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-

Il Dott. Massimo Lattanzi psicologo, psicoterapeuta e Phd, dopo una breve presentazione dei partecipanti, ha introdotto il tema del webinar: “i delitti familiari”.

Sin da subito si è cercato il dialogo con i ragazzi chiedendo, secondo loro, cosa fossero i delitti familiari e le possibili sovrapposizioni con omicidi, violenza in generale e quali potessero essere in caso delle differenze.

I ragazzi sono stati portati a interrogarsi sulla natura dei delitti familiari e dopo alcune osservazioni, si è continuato il dialogo indagando e spiegando più nello specifico le varie dinamiche proposte. La partecipazione attiva degli studenti ha permesso di esplorare vari scenari e ipotesi. Per lo più quasi tutte le osservazioni proposte per i delitti familiari includevano violenza da parte di genitori e partner o comunque solo all’interno del nucleo familiare.

Se si tiene in considerazione la definizione del 2013, intendiamo per familiari proprio la familiarità, ovvero dove esista almeno un rapporto di conoscenza. Quindi, qualsiasi rapporto interpersonale che si possa istaurare con un conoscente. Ad esempio, un vicino, familiari con gradi di parentela oppure persone con cui si ha un legame passato come un ex partner.

Quando parliamo di delitti spesso si collegano direttamente all’omicidio, ma come mostra anche il nostro Codice penale, si ha un’accezione più ampia. Prima del 1996 la violenza era annoverata come un delitto contro il patrimonio non contro la persona. Solo dopo quell’anno è nato il delitto di violenza contro la persona.

Successivamente si è indirizzato il dialogo, nello specifico, sul mese di novembre. Si sono esposti i dati riguardanti le vittime dei delitti familiari del mese appena trascorso. La tabella e il grafico proposti, creati grazie a dati raccolti dalle testate giornalistiche, hanno permesso di dare una visione su questo fenomeno. I dati mostrati sono stati suddivisi per tipologia (omicidi, tentati omicidi, suicidi, tentati suicidi), sesso delle vittime e il dato numerico. Si è mostrato come su tredici omicidi compiuti circa il 65% siano a danno di donne e il 35% di uomini.

Dopo questo breve excursus i ragazzi hanno potuto dare un loro riscontro su quanto appena riportato. L’opinione non è omogenea ma si scinde tra chi non si aspettava tali percentuali con quantitativi così elevati e tra chi si aspettava maggiori vittime sia femminili che maschili.

La percezione del quantitativo di vittime spesso può essere influenzata anche dalla risonanza mediatica che ne deriva. Spesso si sente parlare di donne vittime di violenza ma la stessa cosa non si può dire per gli uomini.

Il dibattito ha portato a vari interrogativi importanti e di grande impatto che sono stati posti ai ragazzi. Ad esempio, ci si è chiesto perché ci fosse una maggiore risonanza intorno alla violenza sulle donne e ancora, il senso di onnipotenza, chi ha il potere di poter togliere la vita? Quali sono i possibili moventi?

Tutti gli studenti hanno risposto e dato il loro contributo esponendo le proprie idee a riguardo. Tramite i vari moventi proposti si è potuto giungere ad una spiegazione riguardante la componente fisiologica delle persone. Come un individuo in un dato frangente possa agire qualsiasi comportamento attraverso l’impulsività. In questo momento avviene una fase di iper arousal e di disregolazione affettiva. Può accadere che non dialogando con l’altro e tenendo tutto dentro di sé si possa giungere ad una fase di iperattivazione.  Tutti i ragazzi hanno riflettuto su questo tema dando contributi tramite le loro storie.

In conclusione, si è chiesto ai ragazzi se volessero dare un ultimo feedback con loro pensieri, opinioni e storie.

Ascolto e trattamento “Relazioni disfunzionali e violente”

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito,
eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiari prevedono un
contributo spese così come l’applicazione del protocollo scientifico integrato A.S.V.S.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

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É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo
che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

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recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e
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Sintesi del laboratorio del 25 novembre “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” tenutosi a Subiaco (RM) presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Braschi-Quarenghi.

Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza sono stati organizzati due laboratori giovedì 25 novembre 2021 dalle ore 9:00 alle ore 12 presso l’Istituto Superiore Braschi-Quarenghi.

La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA. Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della stessa al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. ha avviato la Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

FCV LIVE WEEKLY. L’approfondimento settimanale dedicato ai delitti familiari ogni martedì alle ore 18:00 si potrà seguire sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e sul canale YouTube dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia – Osservatorio Nazionale Stalking.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia presenta il nuovo format “DELITTI FAMILIARI”, il sabato alle 19:30 su RETE ORO – canale 18 del digitale terrestre e in streaming. Ricerche, studi, analisi di casi, testimonianze, sondaggi e molto altro. Da sabato 18 DICEMBRE 2021
Biografia dell’A.I.P.C. e del protocollo scientifico integrato ASVS.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

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Il Dott. Massimo Lattanzi psicologo psicoterapeuta e Phd, dopo una breve presentazione, ha sin da subito stimolato gli studenti interagendo con loro. Un primo punto fondamentale che si è andato a toccare è che la violenza non è di genere ma è in genere. La violenza può colpire tutti. La peculiarità propria dell’associazione è proprio quella di accogliere sia autori che vittime. Dal 2012, inoltre, i progetti dell’AIPC sono entrati anche nelle case circondariali di Rebibbia e di Velletri. È importante comprendere che la raccolta di dati scientifici è fondamentale.

Interagendo con i ragazzi si è potuto arrivare a toccare vari temi riguardanti i rapporti di coppia e interpersonali, come, ad esempio, la gelosia, l’unicità e l’esclusività. Proseguendo il discorso si è giunti all’importanza delle esperienze infantili avverse (A.C.E’s), che possono produrre una serie di cambiamenti a livelli neuro-bio-psico-relazionali. Questi cambiamenti attivano una disregolazione emotiva e portano alla creazione di trigger.

Inoltre, si è voluto sottolineare la differenza fra i tipi di attaccamento insicuro che si possono instaurare con il caregiver. Possono esserci due modalità: insicuro-evitante e insicuro-ambivalente. Il conduttore grazie a una serie di esempi pratici e facendo partecipare i ragazzi ha esplorato le dinamiche delle due tipologie di attaccamento insicuro e di come gli A.C.E.’s possano incidere sulla persona e sulle relazioni interpersonali che istaura.

Successivamente si è posta attenzione alla suddivisione del cervello. Difatti, è possibile dividerlo in tre parti:
– Il cervello rettiliano: si trova nella parte inferiore della testa e gestisce l’istinto di sopravvivenza;
– Il cervello limbico: situato centralmente, di cui sezioni fondamentali sono l’amigdala e l’ippocampo. La prima segnala pericoli e gestisce le memorie implicite, invece il secondo si occupa della memoria esplicita. Nel momento in cui si vive un trauma si attiva prima l’amigdala.
– La neuro-corteccia: collocata nella parte superiore della testa, media la gestione del pericolo e delle emozioni, utilizzando ragionamento logico.

Per chi ha subito un trauma importante basta una sensazione di pericolo per una riattivazione. La reattività del cervello, in una situazione traumatica, porta a una serie di dinamiche che sono state descritte, quali: l’attacco, la fuga o il freezing. Queste risposte sono date dall’attivazione del sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico.

L’intervento ha mostrato come non solo i traumi nei primi anni di vita influiscano sul bambino, ma anche i traumi prenatali possano farlo sul nascituro. Lo stress, le emozioni, le sensazioni, spesso vengono trasmesse a livello intergenerazionale. Ad esempio, la giovane età della madre, in uno studio a livello longitudinale, ha mostrato come sembrerebbe sviluppare una vulnerabilità alle relazioni disfunzionali ed essa viene trasmessa anche ai nascituri. Questo avviene anche nei bambini nati prematuramente che non hanno potuto avere un primo contatto con la madre.

Il protocollo scientifico A.S.V.S. nell’anamnesi specifica raccoglie, i dati degli A.C.E.’S, traccia i profili di personalità e psicofisiologici, in particolare misura i parametri vitali per valutare l’iper o ipo arousal (attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni o esterni). Se l’arousal superasse i parametri medi potrebbe generare comportamenti violenti contro gli altri e contro sé stessi.

Ascolto e trattamento “Relazioni disfunzionali e violente”
Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito,
eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiari prevedono un
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AIPC Editore © 2021 – Riproduzione

Sintesi del laboratorio svoltosi il 25 novembre “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza sono stati organizzati due laboratori giovedì 25 novembre 2021 dalle ore 9:00 alle ore 12 presso l’Istituto Superiore Braschi-Quarenghi.

La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA. Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della stessa al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. ha avviato la Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La
CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

FCV LIVE WEEKLY. L’approfondimento settimanale dedicato ai delitti familiari ogni martedì alle ore 18:00 si potrà seguire sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e sul canale YouTube dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia – Osservatorio Nazionale Stalking.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia presenta il nuovo format “DELITTI FAMILIARI”, il sabato alle 19:30 su RETE ORO – canale 18 del digitale terrestre e in streaming. Ricerche, studi, analisi di casi, testimonianze, sondaggi e molto altro. Da sabato 18 DICEMBRE 2021
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L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-

Il Dott. Massimo Lattanzi psicologo psicoterapeuta e Phd, dopo una breve presentazione, ha sin da subito stimolato gli studenti interagendo con loro. Un primo punto fondamentale che si è andato a toccare è che la violenza non è di genere ma è in genere. La violenza può colpire tutti. La peculiarità propria
dell’associazione è proprio quella di accogliere sia autori che vittime. Dal 2012, inoltre, i progetti dell’AIPC sono entrati anche nelle case circondariali di Rebibbia e di Velletri. È importante comprendere che la raccolta di dati scientifici è fondamentale.

Interagendo con i ragazzi si è potuto arrivare a toccare vari temi riguardanti i rapporti di coppia e interpersonali, come, ad esempio, la gelosia, l’unicità e l’esclusività. Proseguendo il discorso si è giunti all’importanza delle esperienze infantili avverse (A.C.E’s), che possono produrre una serie di cambiamenti a livelli neuro-bio-psico-relazionali. Questi cambiamenti attivano una disregolazione emotiva e portano alla creazione di trigger.

Inoltre, si è voluto sottolineare la differenza fra i tipi di attaccamento insicuro che si possono instaurare con il caregiver. Possono esserci due modalità: insicuro-evitante e insicuro-ambivalente. Il conduttore grazie a una serie di esempi pratici e facendo partecipare i ragazzi ha esplorato le dinamiche delle due tipologie di attaccamento insicuro e di come gli A.C.E.’s possano incidere sulla persona e sulle relazioni interpersonali che istaura.

Successivamente si è posta attenzione alla suddivisione del cervello. Difatti, è possibile dividerlo in tre parti:

  • Il cervello rettiliano: si trova nella parte inferiore della testa e gestisce l’istinto di sopravvivenza;
  • Il cervello limbico: situato centralmente, di cui sezioni fondamentali sono l’amigdala e l’ippocampo.
    La prima segnala pericoli e gestisce le memorie implicite, invece il secondo si occupa della memoria
    esplicita. Nel momento in cui si vive un trauma si attiva prima l’amigdala.
  • La neuro-corteccia: collocata nella parte superiore della testa, media la gestione del pericolo e delle
    emozioni, utilizzando ragionamento logico.
    Per chi ha subito un trauma importante basta una sensazione di pericolo per una riattivazione. La reattività
    del cervello, in una situazione traumatica, porta a una serie di dinamiche che sono state descritte, quali:
    l’attacco, la fuga o il freezing. Queste risposte sono date dall’attivazione del sistema nervoso autonomo
    simpatico e parasimpatico.

L’intervento ha mostrato come non solo i traumi nei primi anni di vita influiscano sul bambino, ma anche i traumi prenatali possano farlo sul nascituro. Lo stress, le emozioni, le sensazioni, spesso vengono trasmesse a livello intergenerazionale. Ad esempio, la giovane età della madre, in uno studio a livello longitudinale, ha mostrato come sembrerebbe sviluppare una vulnerabilità alle relazioni disfunzionali ed essa viene trasmessa anche ai nascituri. Questo avviene anche nei bambini nati prematuramente che non hanno potuto avere un primo contatto con la madre.

Il protocollo scientifico A.S.V.S. nell’anamnesi specifica raccoglie, i dati degli A.C.E.’S, traccia i profili di personalità e psicofisiologici, in particolare misura i parametri vitali per valutare l’iper o ipo arousal (attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni o esterni). Se l’arousal superasse i parametri medi potrebbe generare comportamenti violenti contro gli altri e contro sé stessi.

 
Ascolto e trattamento “Relazioni disfunzionali e violente”
Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiari prevedono un contributo spese così come l’applicazione del protocollo scientifico integrato A.S.V.S.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:
Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;
Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it.
É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo
che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.
Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della
recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e
circolare la violenza!
Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.
AIUTACI AD AIUTARTI!
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Ebook “l’omicidio del branco di adolescenti”

Nell’ebook il dott. Massimo Lattanzi e le giornaliste Elisabetta Zazza e Priscilla Rocco analizzeranno il
tentato l’omicidio del branco di adolescenti. Protagonisti della vicenda sono, per l’appunto, un gruppo di
adolescenti che avevano preso di mira sembrerebbe da tempo la vittima dell’omicidio. Info 3924401930 –
info@traumaeviolenza.it;
Statisticamente le relazioni familiari disfunzionali possono generare un profondo stress particolarmente in
alcuni componenti della famiglia, l’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. accolgono
coloro che vivono le dinamiche familiari disfunzionali e applicano un servizio specialistico e scientifico senza
distinzione di genere.
Sei uno psicologo, uno psicoterapeuta, un assistente sociale, un operatore delle forze dell’ordine, un
avvocato o un giudice e sei interessato ad una consulenza o una supervisione su un caso di violenza o di un
delitto familiare? Invia una mail a esperto@formazionecontinuaviolenza.it
Sintesi laboratorio tenutosi presso il Liceo “Maria Ausiliatrice” di Roma
Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza sono stati organizzati i primi due laboratori
sabato 13 novembre 2021 dalle ore 11:00 alle ore 12:30 presso il Liceo di Roma “Maria Ausiliatrice”. Qui è
possibile scaricare la sintesi https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/11/16/sintesi-del-
laboratorio-la-conoscienza-come-prevenzione-della-violenza-tenutosi-a-roma-presso-il-liceo-maria-
ausiliatrice/

Webinar gratuito 25 novembre 2021 “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” dalle ore
18:00 alle ore 19:30 su piattaforma Goto Meeting

La sinergia tra neuroscienze e clinica applicata alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza sarà
al centro del webinar in programma il 25 novembre. Durante il webinar si descriverà il protocollo ASVS, si
riporteranno i risultati del sondaggio sulle possibili correlazioni tra le variabili sesso, autolesionismo,
violenza agita, violenza subita e dipendenze e si presenterà il Corso FAD in modalità ibrida con rilascio di
ECM – Neuro – scienze applicate alla prevenzione della violenza. Dall’eziologia al trattamento. Prenotazione
obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Qui è possibile iscriversi al webinar
https://www.delittifamiliari.it/2021/11/08/webinar-gratuito-la-conoscienza-come-prevenzione-della-
violenza/

CENTRO VTITTIME E AUTORI DI VIOLENZA IN GENERE (Uomini e donne)
Dalle 12:00 alle ore 16:00, puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito tutti i giorni, festivi
compresi:
Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;
Contattando il numero 3924401930 – Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515 o scrivendo
sulle chat attive che trovate nei siti www.traumaeviolenza.itwww.formazionecontinuaviolenza.it,
www.delittifamiliari.it.
Martedì 23 novembre ore 18:00 – LIVE WEEKLY
I delitti familiari: L’omicidio del branco di adolescenti.

È possibile seguire le dirette FCV WEEKLY sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di psicologia e
Criminologia e sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e canale YouTube dell’AIPC Osservatorio Nazionale
Stalking
Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify
dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “l’omicidio del branco di adolescenti”
https://flipbookpdf.net/web/site/d11da7aeb71f1c3f43421a6daa2c9ac580244f3d202111.pdf.html

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Ebook: Il tentato fratricidio di Bolzano

Nell’ebook il dott. Massimo Lattanzi e le giornaliste Elisabetta Zazza e Priscilla Rocco analizzeranno il tentato fratricidio di Bolzano. Protagonisti della vicenda sono, per l’appunto, due fratelli che avevano perso i contatti per oltre vent’anni. Info 3924401930 – info@traumaeviolenza.it;

Statisticamente le relazioni familiari disfunzionali possono generare un profondo stress particolarmente in alcuni componenti della famiglia, l’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. accolgono coloro che vivono le dinamiche familiari disfunzionali e applicano un servizio specialistico e scientifico senza distinzione di genere.

Sei uno psicologo, uno psicoterapeuta, un assistente sociale, un operatore delle forze dell’ordine, un avvocato o un giudice e sei interessato ad una consulenza o una supervisione su un caso di violenza o di un delitto familiare? Invia una mail a esperto@formazionecontinuaviolenza.it

Sinesi laboratorio tenutosi presso il Liceo “Maria Ausiliatrice” di Roma

Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza sono stati organizzati i primi due laboratori sabato 13 novembre 2021 dalle ore 11:00 alle ore 12:30 presso il Liceo di Roma “Maria Ausiliatrice”. Qui è possibile scaricare la sintesi 

https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/11/16/sintesi-del-laboratorio-la-conoscienza-come-prevenzione-della-violenza-tenutosi-a-roma-presso-il-liceo-maria-ausiliatrice/

Webinar gratuito 25 novembre 2021 “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” dalle ore 18:00 alle ore 19:30 su piattaforma Goto Meeting

La sinergia tra neuroscienze e clinica applicata alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza sarà al centro del webinar in programma il 25 novembre. Durante il webinar si descriverà il protocollo ASVS, si riporteranno i risultati del sondaggio sulle possibili correlazioni tra le variabili sesso, autolesionismo, violenza agita, violenza subita e dipendenze e si presenterà il Corso FAD in modalità ibrida con rilascio di ECM – Neuro – scienze applicate alla prevenzione della violenza. Dall’eziologia al trattamento. Prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Qui è possibile iscriversi al webinar https://www.delittifamiliari.it/2021/11/08/webinar-gratuito-la-conoscienza-come-prevenzione-della-violenza/

CENTRO VTITTIME E AUTORI DI VIOLENZA IN GENERE (Uomini e donne)

Dalle 12:00 alle ore 16:00, puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito tutti i giorni, festivi compresi:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 – Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515 o scrivendo sulle chat attive che trovate nei siti www.traumaeviolenza.itwww.formazionecontinuaviolenza.it, www.delittifamiliari.it.

Martedì 16 novembre ore 18:00 – LIVE WEEKLY

I delitti familiari: il tentato fratricidio di Bolzano.

È possibile seguire le dirette FCV WEEKLY sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di psicologia e Criminologia e sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e canale YouTube dell’AIPC Osservatorio Nazionale Stalking

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. 

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “il tentato fratricidio di Bolzano”  

https://flipbookpdf.net/web/site/39dcdc8c2c9ae31810b9a4532bf84a27638d8bbb202111.pdf.html

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Sintesi del laboratorio “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” tenutosi a Roma presso il Liceo “Maria Ausiliatrice”.

Nell’ambito della Campagna di prevenzione sulla violenza sono stati organizzati i primi due laboratori sabato 13 novembre 2021 dalle ore 11:00 alle ore 12:30 presso il Liceo di Roma “Maria Ausiliatrice”

La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA. Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della stessa al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. ha avviato la Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

FCV LIVE WEEKLY. L’approfondimento settimanale dedicato ai delitti familiari ogni martedì alle ore 18:00 si potrà seguire sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e sul canale YouTube dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia – Osservatorio Nazionale Stalking.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.Chttps://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-wù

Webinar gratuito 25 novembre 2021 “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” dalle ore 18:00 alle ore 19:30 su piattaforma Goto Meeting. Prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

È possibile iscriversi cliccando sul link https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/11/08/webinar-gratuito-la-conoscienza-come-prevenzione-della-violenza/

Ascolto e trattamento “Relazioni disfunzionali e violente”

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it.

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza!

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

AIUTACI AD AIUTARTI!

Qui è possibile scaricare la sintesi completa dei laboratori

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Webinar gratuito 25 novembre 2021 “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” dalle ore 18:00 alle ore 19:30 su piattaforma Goto Meeting

Campagna di prevenzione sulla violenza. Novembre 2021 – novembre 2022

La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA. Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della CONOSCENZA e della SCIENZA alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. darà il via ad una Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

FCV LIVE WEEKLY. L’approfondimento settimanale dedicato ai delitti familiari ogni martedì alle ore 18:00 si potrà seguire sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, sul profilo Facebook di Massimo Lattanzi e sul canale YouTube dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia – Osservatorio Nazionale Stalking.

Biografia dell’A.I.P.C. e del protocollo scientifico integrato ASVS

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-wù

Argomenti 

La mission del webinar e della campagna è quella di diffondere la cultura scientifica applicata alla violenza. La sinergia tra neuroscienze e clinica applicata alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza sarà al centro del webinar in programma il 25 novembre. Durante il webinar si descriverà il protocollo ASVS, si riporteranno i risultati del sondaggio sulle possibili correlazioni tra le variabili sesso, autolesionismo, violenza agita, violenza subita e dipendenze e si presenterà il Corso FAD in modalità ibrida con rilascio di ECM – Neuro – scienze applicate alla prevenzione della violenza. Dall’eziologia al trattamento.

Regolamento partecipazione

È obbligatorio compilare e sottoscrivere la scheda e spedirla entro le ore 13:00 dell’22 novembre 2021 in .pdf alla mail info@traumaeviolenza.it.  Il Workshop si terrà a distanza sulla piattaforma gratuita Goto Meeting. Si riceverà via e-mail il link di partecipazione. Dopo aver cliccato sul link, NON attivare il microfono e la webcam SENZA il permesso dell’amministratore. Di seguito le semplici indicazioni da seguire. È necessario un pc, un tablet o uno smartphone con un collegamento internet Wi-Fi o 4G. La piattaforma gratuita Goto Meeting è un applicativo molto intuitivo: si riceve via e-mail un invito che consente di accedere liberamente al servizio da ogni città o nazione. L’invito include un link, con un semplice click si accede alla piattaforma. L’accesso con Smartphone o Tablet prevede il download dell’App, compatibile con IOS e Android.

Prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Qui è possibile scaricare la scheda d’iscrizione da compilare obbligatoriamente per l’iscrizione:

Ascolto e trattamento “Relazioni disfunzionali e violente”

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it.

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza!

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

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Campagna di prevenzione sulla violenza

Novembre 2021 –  novembre 2022

La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA

Una delle sfide più importanti per la ricerca scientifica è l’applicazione della CONOSCENZA e della SCIENZA alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di VIOLENZA. Il prossimo mese di novembre 2021, l’Associazione A.I.P.C. darà il via ad una Campagna di prevenzione sulla violenza, denominata: “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA”.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.), una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare di professionisti volontari che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali.

Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assessment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A. S. V. S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. I “delitti familiari”, subiti, agiti o assistiti, generano peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti.

Ricerche di tipo epidemiologico in Italia ci riproducono una tragica realtà della popolazione italiana, sia maschile che femminile. La popolazione sarebbe colpita per oltre il 30% circa dalla violenza “manifesta” e da una percentuale, di gran lunga superiore a quella manifesta definita “numero oscuro”. È comprensibile come si possa parlare di epidemia. La disciplina biomedica che studia la distribuzione e la frequenza con cui si manifestano le malattie è l’epidemiologia: essa approfondisce il ritmo con cui si manifestano le malattie e le condizioni che favoriscono od ostacolano il loro sviluppo.

Come stiamo imparando in questi ultimi due anni, l’efficacia del vaccino è valutata in termine di interruzione della propagazione dell’agente patogeno e di limitazione dei sintomi più gravi e pericolosi.

Il protocollo A.S.V.S. seguendo i criteri della epidemiologia e della profilassi presuppone la conoscenza della eziologia e patogenesi della malattia “violenza”. In particolare, il protocollo esamina peculiari A.C.E. (Esperienze avverse nell’infanzia) e i cambiamenti neuro-bio-psico-relazionali attivatori di un’incontrollabile disregolazione emotiva e dei conseguenti acting in e acting out. Il protocollo permette di valutare e controllare la disregolazione emotiva e i conseguenti agiti, quindi il fattore di rischio.

Le attività in programmazione sono quelle che l’equipe multidisciplinare di professionisti dell’A.I.P.C. svolgono quotidianamente da circa 20 anni, la campagna intende far conoscere ulteriormente il protocollo e consentire una profilassi più ampia possibile. 

Il primo colloquio (in presenza o a distanza) individuale, di coppia o di gruppo/familiare è gratuito, eventuali training (in presenza o a distanza) individuali, di coppia o di gruppo/familiare prevedono un contributo spese così come la valutazione dell’indice di disfunzionalità relazionale/valutazione del rischio.

I canali per accedere ai servizi e alla loro prenotazione obbligatoria sono:

Numero di cellulare 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

Messaggi WhatsApp 3920666515 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00;

L’indirizzo mail info@traumaeviolenza.it.

É possibile contribuire donando il 5×1000 C.F. 97238660589, fare delle donazioni liberali sia come singolo che, come azienda, le donazioni sono detraibili dalle tasse.

Le vostre donazioni contribuiranno ad ampliare la profilassi, la valutazione del rischio, la riduzione della recidiva, l’interruzione della trasmissione intergenerazionale, infine, a prevenire in modo integrato e circolare la violenza!

Ai donatori saranno riservati dei servizi unici: molti dei quali gratuiti e altri con scontistiche dedicate.

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