Ebook AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 12 al 18 settembre 2024”. 

La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Lo sportello di ascolto ed orientamento dell’A.I.P.C. sul benessere personale e relazionale è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere e con il versamento di un contributo spese, una valutazione psicodiagnostica e psicofisiologica e training individuali, di coppia, di gruppo e familiari. Per chi si occupa o intende occuparsi di violenza con strumenti scientifici l’A.I.P.C. propone, con il versamento di un contributo spese, in presenza o a distanza, una formazione specialistica e una supervisione sia individuale che di gruppo.

Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

SINTESI WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024. È possibile leggerla cliccando sul link: https://www.epigeneticamente.it/2024/09/23/sintesi-webinar-aipc-verso-uneziologia-della-violenza/

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL
TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI
” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande:

https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Pillole AIPC dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 12 al 18 settembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link:

https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/09/23/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-11/ 

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 12 al 18 settembre 2024. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link:

https://flipbookpdf.net/web/site/66af90c2a3f5da8aa8a3b8da22ddd56635be0ed9202409.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 12 al 18 settembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/09/23/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-12-al-18-settembre-2024/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Guarire Attraverso il Legame: “La Pet Therapy come Supporto nel Superare il Trauma”

Il trauma può manifestarsi in molte forme e viene generalmente definito come un evento (o una serie di eventi) profondamente angosciante per un individuo, in grado di compromettere la sua capacità di affrontare la situazione in modo sano. Per traumi non intendiamo solo casi di violenza fisica o sessuale, ma anche episodi di trascuratezza da parte di uno o entrambi i genitori, violenza psicologica, assistere a episodi di violenza domestica, separazioni da figure importanti per il bambino/a, lutti ed eventi naturali catastrofici (es. terremoti, incidenti, maremoti). I bambini possono accusare delle gravi ferite a livello emotivo e affettivo, che possono influenzare negativamente lo sviluppo e aumentare il rischio di sviluppare problematiche socio-relazionali in età adulta. I traumi infantili, infatti, producono un effetto significativo nella costruzione dell’identità, a partire dalle caratteristiche di personalità, per passare all’autostima, al senso di sé e ad altre capacità individuali, come l’empatia, la mentalizzazione e il coping (AA.VV, 2021).

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

Numerose ricerche hanno esaminato l’impatto degli Interventi Assistiti da Animali sulla salute fisica, mentale ed emotiva delle persone: interagire con, o semplicemente stare in compagnia di animali da terapia può avere un impatto positivo sulla risposta allo stress del corpo. È stata infatti osservata una riduzione della frequenza cardiaca e dei livelli di ormoni dello stress, insieme al rilascio di ossitocina dopo dieci minuti di contatto. (Gee et al., 2017). Altre ricerche hanno dimostrato una riduzione dei sintomi di stress post-traumatico tra i bambini esposti alla violenza domestica (Muela et al., 2019).

Uno studio recente, condotto da Angela M. Moe, (2024) esamina le percezioni del personale clinico riguardo all’impatto dei cani da terapia nelle valutazioni traumatiche di 323 giovani (under 18) che hanno subito maltrattamenti significativi. I risultati indicano che i cani sono stati percepiti dal personale come aventi un impatto significativo sulle vittime di maltrattamenti infantili, in particolare rispetto alla costruzione della fiducia, all’instaurazione di un senso di sicurezza e al ripristino dell’equilibrio emotivo.

I modelli di attaccamento disfunzionali nelle persone possono trasferirsi ad altre persone. Il trauma relazionale può produrre una patologia relazionale, la relazione primaria segnata da traumi può produrre una significativa disregolazione e disturbi di personalità. (AA.VV, 2024).

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Una ricerca condotta da Batt.e Bleanch (2024) ha esplorato l’impatto della terapia con animali (AT) sul benessere dei prigionieri: i partecipanti hanno individuato molti modi in cui AT ha supportato lo sviluppo e il mantenimento delle relazioni. Inoltre, la terapia con animali ha sviluppato e migliorato la comunicazione tra i prigionieri: i partecipanti hanno riflettuto su come l’empatia fosse un fattore comune nelle loro interazioni. Era presente un chiaro senso di coesione e di relazione tra i partecipanti che frequentavano le sessioni, che ha portato alla formazione di nuove relazioni e ha ridotto i sentimenti di solitudine. Un tema significativo è stato il modo in cui molti dei partecipanti si sono potuti identificare con le storie di vita degli animali: molti di loro sono stati salvati a seguito di abusi, negligenza e maltrattamenti subiti. Inoltre, alcuni partecipanti hanno riferito di avere pensieri suicidi prima di impegnarsi in sessioni di AT: dopo aver completato diverse sessioni, non hanno più riferito questi pensieri.

La terapia con animali può anche mediare alcuni dei sintomi psicologici del trauma come la disregolazione emotiva, la depressione e l’ansia. La presenza di animali fornisce un’atmosfera calmante e meno minacciosa per la terapia, consentendo una percezione più affidabile delle relazioni terapeutiche.

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link:  https://www.mastertraumarelazionale.it/

L’importanza della conoscenza della propria storia è fondamentale per prevenire o eventualmente interrompere la trasmissione intergenerazionale. I professionisti volontari dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia applicano un protocollo integrato scientifico alla terapia del disagio individuale e relazionale. La psicotraumatologia riveste un ruolo privilegiato nel trattamento e nella prevenzione delle molteplici espressioni del disagio.

Bibliografia:

AIPC Editore, 2024. Sintesi webinar A.I.P.C. “Emozioni in re-azione” https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/05/13/sintesi-webinar-a-i-p-c-emozioni-in-re-azione/

AIPC Editore, 2021 I traumi infantili: parte seconda – trauma during childhood: second parte https://www.traumaeviolenza.it/2021/05/25/i-traumi-infantili-parte-seconda-trauma-during-childhood-second-part-2/

Batt, S., & Bleanch, V. (2024). Esplorare l’impatto della terapia con gli animali sul benessere dei detenuti. Journal of Forensic Psychology Research and Practice , 1–24. https://doi.org/10.1080/24732850.2024.2342895

Moe, Angela M. (2024) “”C’è una connessione che va oltre le parole”: uno studio qualitativo sui cani da terapia in un centro di valutazione dei traumi infantili”, Persone e animali: The International Journal of Research and Practice : Vol. 7: Iss. 1, Articolo 5. https://docs.lib.purdue.edu/paij/vol7/iss1/5

Gee, N. R., Fine, A. H., & McCardle, P. (2017). How ani-mals help students learn: Research and practice for educators and mental-­ health professionals. Routledge.

Muela, A., Azpiroz, J., Calzada, N., Soroa, G., & Aritzeta, A. (2019). Leaving a mark, an animal-­ assisted intervention programme for children who have been exposed to gender-­ based violence: A pilot study. International Journal of Environmental Research and Public Health, 16(21), 4084.

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze a cura dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia

I video sono stati realizzati dai dottori e dottoresse in Psicologia che stanno svolgendo il tirocinio presso l’A.I.P.C. La pillola di oggi è dedicata alla Rubrica Delitti Familiari della settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Lo sportello di ascolto ed orientamento dell’A.I.P.C. sul trauma relazionale è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere e con il versamento di un contributo spese, una valutazione psicodiagnostica e psicofisiologica e training individuali, di coppia, di gruppo e familiari. Per chi si occupa o intende occuparsi di violenza con strumenti scientifici l’A.I.P.C. propone, con il versamento di un contributo spese, in presenza o a distanza, una formazione specialistica e una supervisione sia individuale che di gruppo.

Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Link YOU TUBE https://youtube.com/shorts/Cx7EBBFutvI?feature=share

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30
Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande:  https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024. È possibile sfogliare gratuitamente l’ebook cliccando sul link: https://www.delittifamiliari.it/2024/09/16/ebook-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-pillola-aipc-dedicata-alla-rubrica-sui-delitti-familiari-settimana-dal-5-all11-settembre-2024/

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/09/16/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-5-all11-settembre-2024/

Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica Delitti familiari settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/09/16/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-10/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Ebook AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024”

La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Lo sportello di ascolto ed orientamento dell’A.I.P.C. sul benessere personale e relazionaleè dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere e con il versamento di un contributo spese, una valutazione psicodiagnostica e psicofisiologica e training individuali, di coppia, di gruppo e familiari. Per chi si occupa o intende occuparsi di violenza con strumenti scientifici l’A.I.P.C. propone, con il versamento di un contributo spese, in presenza o a distanza, una formazione specialistica e una supervisione sia individuale che di gruppo.

Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30
Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL
TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI
” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Pillole AIPC dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/09/16/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-10/

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link: https://flipbookpdf.net/web/site/673da2c090e902867971ce01e11383559a8ec658202409.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 5 all’11 settembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/09/16/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-5-all11-settembre-2024/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Trauma e Dissociazione alla luce della teoria dell’attaccamento (seconda parte).

Violenza e Trauma

Il trauma psicologico gioca un ruolo cruciale nello sviluppo della dissociazione. Tuttavia, non tutti coloro che subiscono traumi sviluppano un disturbo dissociativo, e non tutti coloro che soffrono di dissociazione riportano esperienze traumatiche. Questo sottolinea la complessità del legame tra trauma e dissociazione. Il trauma può interrompere la capacità della mente di integrare ricordi e esperienze, portando a dissociazione. Ad esempio, le esperienze traumatiche ripetute, soprattutto in età infantile, possono frammentare la percezione di sé e la capacità di integrare le emozioni e i ricordi legati al trauma.

Articolo AIPC Conoscere e combattere la violenza https://fai.informazione.it/30AEED66-6394-4153-A2AD-0A6896F1D05C/Un-nuovo-webinar-dell-AIPC-per-conoscere-e-combattere-la-violenza

Teoria dell’Attaccamento e Dissociazione.

La disorganizzazione dell’attaccamento è un elemento cruciale nello sviluppo di dissociazioni più gravi. Quando il bambino è esposto a un caregiver che esprime paura o disorientamento dovuti a traumi non elaborati, si sviluppano comportamenti contraddittori e incoerenti. Questo tipo di attaccamento disorganizzato può portare a stati dissociativi, poiché il bambino non riesce a integrare le diverse rappresentazioni di sé e dell’altro. Le rappresentazioni frammentate e non integrabili di sé oscillano tra i ruoli di vittima, salvatore e persecutore. La dissociazione della coscienza e dell’identità che consegue alla disorganizzazione dell’attaccamento è coordinata all’attivazione della disposizione innata all’attaccamento, attivazione che a sua volta è conseguenza, dalla culla alla tomba, di tutti gli eventi che ci inducono a cercare aiuto e conforto nelle persone amate: traumi, troppo protratta solitudine, umiliazioni, dolori di qualunque origine, improvvisa percezione della nostra vulnerabilità. Se in un qualsiasi momento, per l’assenza di condizioni attivanti la motivazione all’attaccamento, sono operanti, invece dell’attaccamento, altri sistemi motivazionali a base innata che pure possono regolare l’interazione sociale, allora la dissociazione della coscienza (essendo coordinata alla disorganizzazione dell’attaccamento) in quel momento non si produce, ed i processi organizzativi, che offrono l’autocoscienza come loro frutto, possono procedere indisturbati anche in persone che abbiano un M.O.I. da attaccamento disorganizzato.

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

Così, quando il paziente con un disturbo borderline di personalità – dove memorie traumatiche sono residue di un’esperienza terrificante e insostenibile che il soggetto non è riuscito ad integrare come parte del suo vissuto a causa di una dissociazione strutturale e funzionale alla sopravvivenza di uno stato del sé già fragile, (AA.VV ,2021), o con un disturbo dissociativo, è impegnato in una interazione agonistica, o in una interazione sessuale, o in una interazione cooperativa, o è impegnato ad accudire qualcun altro, in quei momenti non presenterà sintomi dissociativi della coscienza e dell’identità. Nella relazione terapeutica, o in altre relazioni interpersonali, il paziente apparirà, in quei momenti, ben orientato (anche se magari in preda a collera violenta, o impegnato in una sessualità promiscua e pericolosa) e dotato di una memoria di sé continua anche se limitata. Ma, non appena si attiva il sistema dell’attaccamento – ed è inevitabile che si attivi frequentemente, visto il pericolo o le dolorose umiliazioni a cui sessualità promiscua e aggressività competitiva espongono, e vista la fatica che comporta l’oblatività coatta, allora la discontinuità della coscienza farà il suo ingresso sulla scena della relazione interpersonale. Il paziente sperimenterà confusione, disorientamento, amnesie lacunari, restringimento, ad esempio, ipnoide della coscienza, depersonalizzazione ed eventualmente i segni minacciosi all’emergere di un altro stato di personalità, mentre il suo interlocutore, se lo conosce bene, potrà notare una notevole discontinuità della condotta, dei gusti e degli atteggiamenti, fino all’estremo di dover riconoscere l’emergere di una “altra personalità”. E sempre – sostiene il modello dei disturbi dissociativi e borderline basato sulla disorganizzazione dell’attaccamento – al fondo di queste transizioni da uno stato di personalità ad un altro discontinuo, o di queste alterazioni della coscienza, si potrà rintracciare la dinamica del triangolo rappresentativo drammatico nella relazione di attaccamento in corso oppure nella relazione di attaccamento che il paziente in solitudine dolente immagina, rievoca, cerca e teme. Se questo modello della dissociazione della coscienza si potrà dimostrare corretto, se reggerà alle prove empiriche che la teoria dell’attaccamento permette di congetturare ed eseguire, allora sarà possibile chiarire fin nei dettagli l’assunto da molti sostenuto: i processi associativi che, a partire da un qualsivoglia numero e tipo di subunità, conducono alla sintesi del senso unitario di sé ed alla coscienza, dipendono non solo dall’esistenza della relazione interpersonale, ma anche dalla qualità di essa.

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Dissociazione e Violenza

La dissociazione può essere vista come una risposta estrema a situazioni di violenza e abuso, in cui la mente tenta di proteggersi dalla piena consapevolezza del trauma. Nelle relazioni di attaccamento disorganizzato, il bambino può vivere in uno stato di paura e confusione costante, sviluppando meccanismi dissociativi che lo allontanano dalla realtà dolorosa. L’innesco è spesso interiore e la vulnerabilità al ricordo traumatico, anche quando inconscio, causa nell’individuo lo sviluppo di una ridotta consapevolezza che lo intrappola in quella zona di errore e terrore che è il ricordo traumatico stesso (AA.VV. 2021).

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link:  https://www.mastertraumarelazionale.it/

Conclusioni

L’articolo suggerisce che il trauma, specialmente quello legato a violenze subite durante l’infanzia, è un fattore chiave nello sviluppo dei disturbi dissociativi. La teoria dell’attaccamento offre un quadro per comprendere come la mancanza di un sostegno emotivo adeguato dopo un trauma possa portare alla dissociazione.

Bibliografia

Giovanni Liotti “Trauma e Dissociazione alla luce della teoria dell’attaccamento”, 2005 https://www.atquerivista.it/wp/wp-content/uploads/pdf/atque_20-21_6.pdf

AA.VV, Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (prima parte), AIPC EDITORE, 2021. https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/23/dissociazione-memorie-traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-prima-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-first-part/

AA.VV, Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (seconda parte), AIPC EDITORE, 2021. https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/30/dissociazione-memorie-traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-seconda-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-second-part/

AA.VV, I traumi infantili: parte seconda – trauma during childhood: second parte, AIPC EDITORE, 2021. https://www.traumaeviolenza.it/2021/05/25/i-traumi-infantili-parte-seconda-trauma-during-childhood-second-part-2/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Trauma e Dissociazione alla luce della teoria dell’attaccamento (prima parte).

L’ultima edizione del DSM-IV 1 propone, rispetto all’edizione precedente, di cancellare l’antico termine di Personalità Multipla – considerato a lungo adatto ad indicare il più completo ed emblematico fra i disturbi dissociativi della coscienza – e di sostituirlo con quello di Disturbo Dissociativo dell’identità. Invece che ad un essere umano con due o più personalità, la nomenclatura proposta dalla nosografia psichiatrica corrente ci invita dunque a pensare ad una identità dissociata, composta da due o più “stati di personalità” (personality states) fra loro diversi, e non integrabili nella memoria di sé. “Identità dissociata” è un ossimoro, mentre “personalità multipla” non lo è. La persona, infatti, come ci insegna l’etimologia, è una metaforica maschera apposta sull’Essere, cosicché non vi è contrasto di significati nel termine “personalità multipla”: questo indica semplicemente che, anziché una sola maschera per ogni corpo umano, l’Essere potrebbe assumere talora più maschere in riferimento ad un solo corpo. “Identità”, invece, si riferisce a ciò che non muta nel tempo, restando sempre uguale a sé stesso.

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link:  https://www.mastertraumarelazionale.it/

È allora un ossimoro accostare due parole di significato opposto come “identità” e “dissociazione”: significato opposto, perché il concetto psicopatologico di dissociazione implica un continuo mutare fra stati diversi, inconciliabili fra loro – stati di personalità non reciprocamente integrati, che si susseguono nel tempo senza che il soggetto (corporeamente unitario) di tali mutamenti mentali noti la transizione e, spiegandosene i motivi ed i modi, superi appunto la dissociazione attraverso una sintesi sovraordinata. L’identità dissociata è dunque un’identità disidentica. Possiamo notare una particolare sottigliezza concettuale celata nell’apparente contraddizione in termini dell’ossimoro suggerito dalla nomenclatura del DSM-IV. L’ ossimoro “identità dissociata”, infatti, invita a considerare l’idea che l’identità personale non sia un dato originariamente unitario ed antologicamente primario, ma sia piuttosto il frutto di processi di associazione fra subunità, parti di personalità o stati mentali fra loro diversi. Se questo processo di associazione (ovvero di integrazione, organizzazione o sintesi) per qualsiasi ragione fallisce, allora è possibile che il risultato del fallimento sia appunto, talvolta, l’identità dissociata.

Articolo AIPC Conoscere e combattere la violenza https://fai.informazione.it/30AEED66-6394-4153-A2AD-0A6896F1D05C/Un-nuovo-webinar-dell-AIPC-per-conoscere-e-combattere-la-violenza

Trauma e Dissociazione

Secondo l’autore, la dissociazione è un disturbo che si manifesta quando i processi associativi della coscienza falliscono a causa di esperienze traumatiche. In particolare, il Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID) è il risultato di una mancata integrazione delle diverse parti della personalità, che si sviluppa in seguito a traumi intensi, spesso subiti durante l’infanzia. Una letteratura psicopatologica ormai abbondantissima non lascia dubbi sul fatto che vi sia una relazione fra esperienze traumatiche e disturbi delle funzioni integratrici della memoria, della coscienza e dell’identità; di che natura sia, esattamente, questa relazione appare però tutt’altro che facile da definire. Infatti, non sempre l’esperienza traumatica conduce ad un disturbo serio e durevole di tali funzioni integratrici (dissociazione), e reciprocamente non tutti i pazienti che soffrono di disturbi dissociativi della coscienza riportano esperienze traumatiche. L’esagerata fiducia riposta da alcuni clinici sulla stretta correlazione fra dissociazione e trauma ha condotto alcuni pazienti con disturbi dissociativi a credere, per l’influenza dello psicoterapeuta, di essere stati vittime di traumi (abusi sessuali o altri maltrattamenti da parte di familiari) che in effetti non si erano mai verificati.

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

L’infondata convinzione di alcuni pazienti, di essere stati vittime nell’infanzia di traumi dimenticati – convinzione sviluppatasi in seguito della spiegazione dell’origine traumatica di tutti i disturbi dissociativi fornita da psicoterapeuti inavvertiti – è nota come sindrome della falsa memoria. Per traumi non intendiamo solo casi di violenza fisica o sessuale, i quali spesso vengono riportati dalle testate giornalistiche o sui social media, ma anche episodi di trascuratezza da parte di uno o entrambi i genitori, violenza psicologica, assistere a episodi di violenza domestica, separazioni da figure importanti per il bambino/a, lutti ed eventi naturali catastrofici (es. terremoti, incidenti, maremoti ecc.). Come i traumi che possono avvenire in età adulta, anche i traumi infantili possono derivare da eventi ed episodi esterni circoscritti o da una lunga serie di eventi traumatici ripetuti nel tempo: nel primo caso si parla di traumi circoscritti, nel secondo caso invece si parla di traumi multipli prolungati nel tempo (AA.VV  2021).

La teoria dell’attaccamento e la ricerca successiva forniscono una base per la comprensione dei meccanismi con cui si può produrre, oppure non produrre, dissociazione in conseguenza ai traumi, e persino per comprendere come la dissociazione possa essere effetto non solo di traumi direttamente subiti, ma anche dell’interazione priva di maltrattamenti con un genitore che soffra di traumi non elaborati.

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

Il concetto di dissociazione implica un disgregamento dell’unità della coscienza e dell’identità. Questo avviene quando la coscienza non riesce a creare una sintesi integrativa degli stati di personalità differenti, il che porta a esperienze di frammentazione della coscienza. È interessante notare che il termine “identità dissociata” è considerato un ossimoro dall’autore, poiché l’identità si riferisce a qualcosa di stabile, mentre la dissociazione indica una condizione di cambiamento continuo e incoerente.

Bibliografia

Giovanni Liotti “Trauma e Dissociazione alla luce della teoria dell’attaccamento”, 2005 https://www.atquerivista.it/wp/wp-content/uploads/pdf/atque_20-21_6.pdf

AA.VV, Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (prima parte), AIPC EDITORE, 2021. https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/23/dissociazione-memorie-traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-prima-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-first-part/

AA.VV, Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (seconda parte), AIPC EDITORE, 2021. https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/30/dissociazione-memorie-traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-seconda-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-second-part/

AA.VV, I traumi infantili: parte seconda – trauma during childhood: second parte, AIPC EDITORE, 2021. https://www.traumaeviolenza.it/2021/05/25/i-traumi-infantili-parte-seconda-trauma-during-childhood-second-part-2/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Profili di adolescenti che abusano dei genitori: un’analisi in prospettiva di genere

La violenza adolescenziale contro i genitori (VAP) continua ad essere la forma di violenza domestica meno studiata, anche se sono in aumento le denunce presentate da genitori e giovani che per questo motivo scontano provvedimenti giudiziari. Tuttavia, la prevalenza dei reati di APV riportata dalle statistiche ufficiali potrebbe essere inferiore ai valori reali, poiché i genitori sono riluttanti a segnalare i loro figli alle autorità (Williams et al., 2016).

Armstrong et al. (2018) hanno sottolineato che il percorso di vita che porta ragazzi e ragazze a coinvolgersi in reati di APV potrebbe essere diverso e che sarebbe utile studiare ciascun gruppo separatamente: le ragazze con misure giudiziarie (comprese quelle per reati di APV), sono state vittime di abusi fisici e sessuali, talvolta ripetuti, più spesso rispetto ai ragazzi. Il legame tra esposizione diretta alla violenza in casa e abuso genitoriale suggerisce che la vittimizzazione più frequente delle ragazze rispetto ai ragazzi potrebbe riflettersi in un’analisi di genere della violenza verso i genitori.

Per ogni persona è importante poter vivere nelle relazioni primarie un attaccamento sicuro per poter apprendere l’abilità di essere “funzionali” nelle relazioni interpersonali. Infatti, l’incapacità di tollerare gli umori altrui e la paura della perdita rimandano ad attaccamenti irrisolti, che possono produrre vissuti di inadeguatezza. Se il disagio relazionale supera il livello medio, possono subentrare incontrollabilità, impotenza e vulnerabilità, ecco perché è molto importante diventare responsabili dei propri trigger, ovvero dei grilletti che possono scatenare emozioni e convinzioni associate alla “ferita originaria”. (AA.VV, 2024).

I risultati riguardanti le conseguenze dell’esposizione alla violenza per ragazze e ragazzi sono coerenti con l’ipotesi della violenza bidirezionale, che spiega il legame tra l’essere testimoni della violenza domestica tra partner intimi durante l’infanzia e successivi comportamenti violenti nelle relazioni intime da adulti (Black et al., 2010). Si collegano anche alla teoria della trasmissione intergenerazionale della violenza, che afferma che esiste una relazione tra essere stati vittime di abusi infantili e abusare di bambini più tardi come adulti (Haselschwerdt et al., 2019).

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

Questa trasmissione avrebbe origine dalle relazioni primarie traumatiche che provocherebbero la formazione di relazioni secondarie disfunzionali che genererebbero altre relazioni primarie traumatiche, è possibile interrompere tale trasmissione solo seguendo un percorso che preveda una valutazione psicotraumatologica, psicodiagnostica e psicofisiologica. (AA.VV, 2024).

Una violenza può generare nell’individuo un trauma che andrà ad influire sulla sua personalità e sul suo modo di instaurare e mantenere relazioni. In ambito relazionale, poi, si possono verificare dei trigger, delle esperienze che fungono da grilletto e che attivano la persona riportandola al momento traumatico e proprio a partire da ciò si può generare una seconda violenza. (AA.VV, 2024).

La relazione tra il genere dell’aggressore e della vittima ha attirato l’interesse della ricerca perché la APV è principalmente diretta verso le madri, in campioni comunitari, clinici e giudiziari (Holt, 2021). Quando le madri sono state precedentemente vittimizzate fisicamente dal padre, la violenza contro di esse è maggiore. Questo effetto è mediato dal genere dell’aggressore, riflettendo la socializzazione differenziale di ragazzi e ragazze secondo i ruoli culturali e gli stereotipi di mascolinità e femminilità.

L’integrazione del protocollo A.S.V.S. al percorso clinico può facilitare l’autoregolazione affettiva e il contenimento della ruminazione ossessiva, potenziale “movente” della commissione di gravi agiti violenti auto ed etero diretti. (AA.VV, 2023).

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Martin e Cortina (2022) hanno condotto un’analisi con ragazze e ragazzi tra i 14 e i 20 anni che hanno segnalato di aver commesso o di non aver commesso APV, basandosi sulla proposta di Armstrong et al. (2018) di indagare l’APV separatamente per ciascun genere, prendendo in considerazione variabili quali l’abuso di sostanze, il rendimento scolastico, la struttura familiare, la salute mentale, l’esposizione alla violenza, il concetto di sé, il calore parentale, i tratti di indifferenza e mancanza di emozioni, il narcisismo e il sessismo (correlati all’APV). Differenze statisticamente significative sono state riscontrate tra gli adolescenti che hanno riconosciuto di aver abusato dei loro genitori e quelli che non lo hanno fatto: la probabilità di APV aumenta per i ragazzi se sono stati vittime di violenza in strada, mostrano sessismo ostile e frequenza di uso di droga; mentre il concetto di sé familiare, subire violenza in classe e il concetto di sé sociale la riducono. Per le ragazze, la probabilità di APV aumenta se hanno subito violenza in strada, hanno visto violenza in TV, provano rabbia verso il padre, subiscono violenza in classe, hanno un buon concetto di sé sociale e una buona comunicazione con la madre, mentre il rendimento scolastico la riduce.  Nello studio, la presenza di violenza in casa ha predetto l’APV per le ragazze nella comunità, ma non per i ragazzi: questi profili diversi potrebbero essere il risultato di una socializzazione distintiva per ragazzi e ragazze, in base ai ruoli di genere e agli stereotipi di mascolinità e femminilità. Per i ragazzi, l’APV sarebbe un modo per esercitare controllo sulle madri, mentre per le ragazze sarebbe mirata a distanziarle dall’immagine di debolezza e impotenza femminile.

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

Un tema essenziale per la prevenzione e il contrasto dei reati gravi contro la persona è quello dei “delitti familiari”, un delitto familiare è definito dai professionisti volontari dell’Osservatorio Nazionale sui delitti familiari come un omicidio, un tentato omicidio, un suicidio o un tentato che spesso segue un omicidio o un tentato. Il dato indicativo è quello del grado di familiarità che intercorre tra la vittima e l’autore di un delitto familiare. Dal 2013 i professionisti volontari dell’Osservatorio Nazionale sui delitti familiari raccolgono i dati pubblicati sulle testate nazionali aggiornandoli dopo gli sviluppi investigativi. (AA.VV, 2024).

Bibliografia:

AIPC Editore Roma, (2024). Sintesi Webinar AIPC “L’algoritmo della violenza”.

AIPC Editore Roma, (2024). Sintesi conferenza AIPC 19 gennaio 2024. Le relazioni interpersonali: dalla genesi alla nemesi

AIPC Editore Roma, (2023). Webinar AIPC gratuito “La Scienza della Violenza: dall’anamnesi al trattamento”.

Armstrong, G., Cain, C., Wylie, L., Mufti , L., & Bouffard, L. (2018). Risk factor profile of youth incarcerated for child to parent violence: A nationally representative sample.Journal of Criminal Justice, 58, 1-9. https://doi.org/10.1016/j.jcrimjus.2018.06.002

Haselschwerdt, M. L., Savasuk-Luxton, R., & Hlavaty, K. (2019). A methodological review and critique of the “intergenerational transmission of violence” literature. Trauma, Violence, & Abuse, 20(2), 168-182. https://doi.org/10.1177/1524838017692385

Holt, A. (2021). International and cross-cultural research on violence against parents. In T. K. Shackelford (Ed.), The SAGE handbook of domestic violence (pp. 841-858). Sage.

Martín, Ana M.; Cortina, Helena Profiles of Adolescents who Abuse their Parents: A Gender-based Analysis Anuario de Psicología Jurídica, vol. 33, no. 1, 2023, pp. 135-145 Colegio Oficial de la Psicología de Madrid DOI: https://doi.org/10.5093/apj2023a5.

Williams, M. Tuffin, K., & Niland, P. (2016). “It’s like he just goes off, boom!”: Mothers and grandmothers make sense of child-to-parent violence. Child and Family Social Work, 22(2), 597-606. https://doi.org/10.1111/cfs.12273

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

LA DISSOCIAZIONE CONSEGUENTE AD UN TRAUMA

Il trauma, inteso come l’incapacità di integrare gli effetti di un evento nelle concezioni esistenti di sé e del mondo, non ha una relazione deterministica con una particolare tipologia di evento scatenante. Un evento non può essere considerato traumatico di per sé ma, eventualmente, potenzialmente traumatizzante (Van der Hart, Nijenhuis, Steele, 2006).

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

Gli eventi traumatizzanti non sono solo i casi i violenza fisica o sessuale ma anche gli episodi di trascuratezza genitoriale, violenza psicologica sperimentata e assistita così come lutti ed eventi catastrofici (A.A.,V.V., AIPC, 2021). Uno stressor, che può essere rappresentato da un evento traumatizzante, determina le reazioni corporee di ipoarousal e iperarousal con annessa attivazione dell’emisfero destro. Una reazione successiva è la dissociazione.

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

La dissociazione da iperarousal determina il rilascio di numerosi oppiodi endogeni che consentono una forma di ottundimento del dolore (A.A.,V.V., AIPC, 2021). La dissociazione da trauma consiste nella divisione della personalità in risposta ad eventi con potenziale traumatizzante.

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Due le categorie di parti dissociative: la parte apparentemente normale della personalità (ANP) e la parte emozionale (EP) (Van der Hart, 2024). La divisione fra le due parti viene riflessa dai sintomi tipici del PTSD. Le parti dissociative di personalità possono interagire fra loro e con altre persone. La parte emozionale vive al tempo del trauma e può determinare la messa in atto di comportamenti, anche violenti.

Bibliografia e Sitografia

A.A., V.V., AIPC (2021).I traumi infantili : parte seconda- Trauma during childhood: second part. AIPC EDITORE https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/25/i-traumi-infantili-parte-seconda-trauma-during-childhood-second-part/

A.A., V.V., AIPC (2021).Il trauma relazionale. Una lettura neurobiologica. AIPC EDITORE https://www.flipsnack.com/57FCBDDD75E/il-trauma-relazionale.html

Van der Hart, O. (Trad. 2024). Dissociazione da trauma. Una prospettiva Neojanetina. Milano: Raffaelo Cortina Editore.

Van der Hart, O., Nijenhuis, E. R. S, Steele, K., (2006).The Haunted Self: Structural Dissociation and the Treatment of Chronic Traumatization. New York:WW Norton & Co.

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

FEMMINICIDI – Più di 65 anni, mogli o madri: le anziane non sono vittime di serie B

Rosa D’Ascenzo, 71enne romana, fu portata al pronto soccorso con una ferita alla testa il primo gennaio: il marito disse che era caduta dalle scale. Il suo è il primo femminicidio del 2024. Presentano caratteristiche simili le uccisioni di donne over 65, perlopiù commessi da mariti o ex mariti o da figli maschi. Giornalisticamente sono notizie che occupano un posto limitato: non ci sono foto di giovani donne prese dai social, a conferma di quell’ “estetica” della morte alla quale siamo assuefatti, come riporta “L’espresso” – Numero 36 Anno 70; 6 Settembre 2024.

Il database delle donne uccise all’interno di “delitti di genere” in Italia ci dice che 22 delle 54 morte nel 2024 “in ambito familiare-affettivo” come le definisce il report del Ministero dell’Interno, avevano più di 65 anni. Di queste, 17 avevano più di 70 anni.

Tema essenziale per la prevenzione e il contrasto dei reati gravi contro la persona è quello dei “delitti familiari”: un delitto familiare è definito dai professionisti volontari dell’Osservatorio Nazionale sui delitti familiari come un omicidio, un tentato omicidio, un suicidio o un tentato che spesso segue un omicidio o un tentato. Il dato indicativo è quello del grado di familiarità che intercorre tra la vittima e l’autore di un delitto familiare. Dal 2013 i professionisti volontari dell’Osservatorio Nazionale sui delitti familiari raccolgono i dati pubblicati sulle testate nazionali aggiornandoli dopo gli sviluppi investigativi. (AA.VV, 2024).

L’Osservatorio Nazionale sui delitti familiari riporta nel I semestre del 2024 (dal mese di gennaio al mese di giugno) 110 vittime donne (36%), delle quali 52 vittime di omicidio (40,3%), 49 vittime di tentato omicidio (36%), 5 vittime di suicidio (16,7%) e 4 vittime di tentato suicidio (36,4%).

Per quanto riguarda il grado di familiarità tra la vittima e l’autore, 63 (il 20,4%) erano legati da un rapporto di parentela, 132 da un rapporto di conoscenza (42,7%), 57 erano Partner (18,4%) e 16 Ex partner (5,2%). (AA.VV, 2024).

I moventi prevalenti sono: gelosia, possesso, incapacità ad accettare la fine di una relazione, vendetta, rivalsa, paura della solitudine e della vecchiaia, difficoltà ad affrontare la propria malattia o quella del partner, depressione.

La consapevolezza e l’attenzione mediatica non si replica per ogni femminicidio, tanto meno nei casi di uccisione delle anziane, pur rientrando a pieno titolo nella categoria dei delitti da contestualizzare dentro un sistema culturale di disparità nei rapporti di potere che caratterizza la relazione tra uomo e donna, osserva Paola Di Nicola Travaglini, magistrata, consigliera di Corte di Cassazione e consulente giuridica della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio della precedente legislatura.

La manifestazione estrema della violenza perpetrata contro le donne trova origine nei continui atteggiamenti di oggettivazione femminile e nel potenziale di sopraffazione maschile. La ricostruzione mediatica è di solito banalizzata, romanticizzata o drammatizzata.

Nelle testate giornalistiche sembra scarseggiare un’attenta descrizione delle donne che hanno subìto la violenza, le quali vengono invece identificate perlopiù mediante la funzione relazionale rispetto all’omicida e private della propria identità sociale e professionale. A differenza delle vittime, i colpevoli godono di un ampio spazio nella notizia, e la loro identità è posta in risalto. Di conseguenza, anche la violenza da loro compiuta subisce spesso un processo di mitigazione, sia venendo descritta come evento fortuito ed imprevedibile (e quindi non esplicitamente ascrivibile all’omicida), sia suggerendo che sia avvenuta per un concorso di colpe, per cui la vittima stessa avrebbe, attraverso il proprio comportamento, provocato una reazione estrema nell’uomo. Similmente, anche la descrizione del movente contiene elementi che minimizzano la colpevolezza del femminicida: i concetti di litigio, amore e malattia vengono impiegati in maniera eccessiva e limitano esponenzialmente la possibilità di interpretare i femminicidi in maniera critica e trasversale, e si registra una sovrabbondanza di strategie eufemistiche che contribuiscono a ridimensionare la gravità dell’atto violento e che si traducono in una parziale (e talvolta totale) assoluzione del colpevole. La comunicazione giornalistica parrebbe essere essa stessa portavoce di una visione dei rapporti di genere faziosa e iniqua, impedendo di fatto il superamento di quel complesso di logiche di dominio maschile e di subalternità femminile di cui il femminicidio non è che l’estrema espressione. (Abis, Orrù 2016).

WEBINAR gratuito  “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30
Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande:  https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Bibliografia:

L’espresso – Numero 36 Anno 70; 6 Settembre 2024

AIPC Editore Roma, (2024). Campagna Delitti Familiari – I Semestre 2024.

AIPC Editore Roma, (2024). Sintesi Webinar AIPC “L’algoritmo della violenza”.

Abis S., Orrù P. (2016), Il femminicidio nella stampa italiana: un’indagine linguistica, in gender/sexuality/italy, 3, pp. 18-33.

Ebook AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 29 agosto al 4 settembre 2024”.

La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Lo sportello di ascolto ed orientamento dell’A.I.P.C. sul benessere personale e relazionale è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere e con il versamento di un contributo spese, una valutazione psicodiagnostica e psicofisiologica e training individuali, di coppia, di gruppo e familiari. Per chi si occupa o intende occuparsi di violenza con strumenti scientifici l’A.I.P.C. propone, con il versamento di un contributo spese, in presenza o a distanza, una formazione specialistica e una supervisione sia individuale che di gruppo.

Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni comprese le festività natalizie dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

WEBINAR gratuito “VERSO UN’EZIOLOGIA DELLA VIOLENZA?” 19 Settembre 2024, ore 18:00/19.30 Su piattaforma GoToMeeting, per iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/2022/11/28/events-industry-council-announces-recipients-of-2022-global-awards/

MASTER in presenza, 100 ore – 50 ECM “VALUTAZIONE E TRATTAMENTO SCIENTIFICO INTEGRATO DEL TRAUMA RELAZIONALE E DEI DISTURBI PERSONALI E RELAZIONALI” per informazioni ed iscrizioni cliccare sul link: https://www.mastertraumarelazionale.it/

SONDAGGIO AIPC “LOYALTY TEST” – “Test di lealtà/fedeltà”. Se hai età compresa tra i 18 anni e i 70 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmpw6mm57yn.qualtrics.com/jfe/form/SV_e8mk1tew09rYKgu

Pillole AIPC dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 29 agosto al 4 settembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/09/09/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-9/

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 29 agosto al 4 settembre 2024. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link: https://flipbookpdf.net/web/site/d9d666200063fa736ad4f306829d236858290b71202409.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 29 agosto al 4 settembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/09/09/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-29-agosto-al-4-settembre-2024/


AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.